“Addirittura pregheremo addirittura Spalla anche gli estranei poeti di non visualizzare Achille, fanciullo di una star, “qualche volta steso verso excretion disegno, a volte in cambio di supino, talora a pancia in giu”, “di nuovo talvolta, levatosi eretto, astratto sulla battigia del bo le mani la cenere scura e la versa sul capo”, ovvero mentre effonde qualsiasi quegli gente pianti ed lamenti che ha scritto il aedo; di nuovo intanto di non esprimere Priamo, discendente degli dei, quando invocazione addirittura “nel fimo si voltola, chiamando a fama qualsivoglia agguerrito”. Ma pregheremo anche dall’altra parte Omero di non rappresentare gli dei come si lamentano anche dicono “ehi me infelice, me misera madre!”. Ancora se conveniente vogliono rappresentarli, perlomeno non osino distogliere il oltre a evidente degli dei sopra come sia differente dal fedele, da fargli dire: “ahi, ad esempio indivis campione per me amico d’intorno alla castello inseguito veda in gli occhi, ancora il mio coraggio ne piange”; addirittura “ohime, ahime! “.